Nella
mattinata di venerdì 21 marzo 2025, nell’Area Verde e Parco Giochi in Via Roma,
è stata piantumata una magnolia in occasione della XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie.
L’iniziativa,
organizzata dal Comune di San Giorgio
Monferrato, ha coinvolto attivamente le classi 4ª e 5ª della Scuola Primaria, accompagnate dai loro
insegnanti. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti delle
associazioni locali, i membri di Libera e numerosi cittadini, che hanno voluto
testimoniare il loro impegno in questa importante occasione.
Un messaggio per
le nuove generazioni. Alla
presenza del Gruppo Alpini e dei consiglieri comunali in rappresentanza di
maggioranza e minoranza, il sindaco di
San Giorgio Monferrato, Paolo Marchisio, ha introdotto la mattinata
sottolineando il ruolo cruciale delle nuove generazioni nella diffusione della
cultura della legalità. Il vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Domenico Ravetti, ha posto
l’accento sulla “gentilezza” come chiave per trasmettere il messaggio di questa
giornata, ricordando come la lotta alle mafie si evolva nel tempo e necessiti
di un impegno costante. Maurizio Paduano ha ricordato la genesi di
questa ricorrenza, nata dall’intuizione del fondatore di Libera, don Luigi
Ciotti, di leggere e onorare i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie. Simone Fantin, rappresentante del presidio
di Libera di Casale Monferrato “Roberto
Mancini”, ha evidenziato il valore simbolico dell’albero piantato: un segno
di vita, speranza e impegno collettivo nella difesa della giustizia e della
legalità.
Un albero che
racconta la legalità. Durante
la cerimonia, gli alunni della classe 5ª hanno letto L’alfabeto della legalità, un testo che raccoglie parole e valori
fondamentali per una società giusta e responsabile. Ogni parola è stata scritta
su una foglia e attaccata alla pianta, trasformandola in un albero carico di
significati e speranza. Gli
alunni della classe 4ª hanno invece condiviso un messaggio di impegno
collettivo, affinché lo spazio verde in cui è stata piantata la magnolia
diventi un luogo di memoria e consapevolezza per le generazioni future. Anche
il Gruppo Scout, rappresentato da Silvia Oppezzo, ha voluto lasciare un
pensiero, sottolineando l’importanza di non dimenticare le vittime innocenti
della mafia e di continuare a diffondere una cultura della legalità.
Il simbolo della
Magnolia. La
scelta della magnolia non è casuale: questo albero cresce davanti alla casa del
giudice Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia nel 1992. La sua presenza è
divenuta un potente simbolo di resistenza, memoria e giustizia. Piantare una
magnolia significa radicare nella comunità i valori della legalità, ricordando
che l’impegno di Falcone e di tante altre vittime innocenti non è stato vano,
ma continua a ispirare nuove generazioni.
Memoria, impegno
e comunità. La
piantumazione della magnolia non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta un
seme di responsabilità collettiva. Ricordare le vittime innocenti della mafia
significa mantenere viva la loro memoria e trasformarla in azioni concrete.
Sensibilizzare i più giovani sull’importanza della legalità e dell’impegno
civile è un passo essenziale per costruire un futuro in cui giustizia e
responsabilità siano valori condivisi da tutta la comunità.
Oggi,
quella magnolia è stata piantata con le mani e il cuore di tanti.
Domani,
crescerà insieme alla consapevolezza che solo attraverso la memoria,
l’educazione e la partecipazione possiamo davvero seminare giustizia.